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Cenni storici sulla Congregazione

ImageLe prime Suore, Angelina Gervasi, Maria Stancato, Domenica Presta, Filomena Pascali ed Elisa Miceli trovarono alloggio nella Casa paterna della Serva di Dio, sita di fronte al palazzo dove abitava la famiglia. Vi rimasero per circa un decennio.


Grazie ad una donazione delle zia Teresa Schwarzenberg, vedova Miceli, le Suore poterono comprare una casa in via S. Antonio, 54, con sul retro esteso terreno agricolo. Essa divenne ben presto Casa Madre e sede di molteplici attività formative e caritative.Image

Vi nacquero la prima Scuola Materna, notevole fattore di elevazione culturale, come la Scuola di taglio e cucito per fanciulle e la Colonia “Santa Maria Goretti” per bambine orfane di guerra od a rischio.

La “San Vincenzo” fu motivo di sollievo materiale, occasione di aggregazione e solidarietà per tutto il popolo.

La Casa, posta in cima al Paese, fornita di ampi spazi silenziosi, ha la naturale vocazione alla preghiera contemplativa, perciò oggi è stata destinata a Casa di spiritualità e di accoglienza. Gruppi di fedeli e singole famiglie vi trovano il necessario nutrimento spirituale ai piedi del Signore o a contatto con la natura.

Cresciuto il numero delle Suore, si poté pensare alla fondazione della stazione missionaria di Fiumefreddo Bruzio Marina. La piccola Comunità trovò asilo nella Casa estiva della famiglia di Elisa. I collegamenti tra le due Case erano affidati ad un calessino trainato da un asinello di nome Cecè; che perse la vita sotto un carico troppo pesante cosa che e causò grande dolore alla Madre Elisa: ne soffriva dopo anni solo al ricordo.

Qui si realizzarono iniziative lavorative per il sostentamento delle opere, ma soprattutto partivano come raggi luminosi verso le varie contrade e i singoli casolari. Anche qui gli Oratori Rurali, la Scuola Materna, il laboratorio per ragazze, l’Istituto Assistenziale.

Negli anni settanta e ottanta vi fiorì notevolmente il Centro Catechistico impiantato con la decisiva collaborazione dei Catechisti di Cristo Re per impulso del Fondatore Mons. Francesco Miceli.

Nel 1957 le Suore varcarono i confini della Diocesi di Tropea, governata all’epoca, da S.E. Mons. Agostino Saba il quale non aveva potuto comprendere la portata profetica della nuova istituzione,troppo sbilanciata in avanti rispetto ai tempi, perciò la Madre trovò provvidenziale l’invito dell’Arcivescovo di Cosenza, Mons. Aniello Calcara, il quale chiamò le Suore Catechiste nella Parrocchia del Sacro Cuore detta di Loreto, nella periferia della città, ora centrale.

Le Suore, ma soprattutto l’impegno amoroso e costante della Madre Elisa, trasformarono l’ambiente mediante una catechesi capillare e gioiosa. Fattore importante fu la Scuola Materna, tramite prezioso per dialogare con le famiglie. In breve il quartiere si trasformò e vi fiorì la nuova Parrocchia di S.Aniello.

Nel 1968 venne aperta la Casa di Frascati con la gestione del Preventorio Vigilato affidato alle cure materne della Madonna, infatti è denominata “Casa del Sole” Maria Assunta in Cielo. Tanto bene vi fu seminato anche perché consacrata dalla sofferenza della Serva di Dio negli ultimi giorni di vita terrena e dal suo pio transito.

 

 
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