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Pensieri per vivere la Quaresima PDF Stampa E-mail

Pensieri per vivere la Quaresima e

camminare nella conversione del cuore.

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Signore Gesu’,

accusato e

condannato

ingiustamente,

Tu che ci hai detto:

“Perdonate e vi

sarà perdonato”,

insegnaci a non farci

giudici dei nostri

fratelli,

a capirli e a

scusarli.

Tu che vivi e regni

col Padre nello Spirito Santo.

Amen.

 

 

Nel tempo forte e impegnativo della Quaresima, riflettiamo su tre dimensioni essenziali per il cristiano:

.

-La Preghiera: “…la preghiera è il respiro dell’anima, ci mette in comunicazione con Dio, ci unisce ai fratelli, ci fa capire quello che Dio vuole da noi, ci rende segno di Vangelo nel mondo e ci fa superare le difficoltà della vita personale, comunitaria e di apostolato. La nostra preghiera più sarà umile e semplice e più sarà accetta al Signore e ci otterrà le grazie di cui abbiamo bisogno per mantenerci fedeli alla nostra vocazione”(Dal test. Spirit. di Elisa Miceli)

- La Parola di Dio: “L’Opera che il Signore ci ha ispirato merita amore, fedeltà e dedizione. La diffusione della Parola di Dio tra il popolo, comporta anzitutto la conoscenza della Sacra Scrittura e della Dottrina cristiana. Cercate di approfondire sempre più la Parola di Dio e di essere fedeli al Magistero della Chiesa, che ci viene attraverso l’insegnamento del Papa e dei Vescovi”(Dal Test. Spirit. Di E.Miceli).

- La terza esigenza della vita cristiana, da praticare con maggiore impegno durante la Quaresima, è l’elemosina.

            L’elemosina è un atto di amore, ma anche di giustizia. Il nostro Papa, Benedetto XVI, nel suo messaggio per la Quaresima, ci offre una visione che oltrepassa quella della giustizia puramente distributiva. Egli ci invita a guardare alla giustizia divina, dono del Padre nel Figlio,

 

morto e risorto per ricostruire l’immagine stampata nel cuore di ogni uomo dal Creatore e deturpata dal peccato.

            Il santo Padre afferma che c’è speranza di giustizia solo per mezzo della fede in Gesù Cristo; egli ripropone San Paolo ai Romani :“Ora, invece, indipenedentemente dalla legge, si è manifestata la giustizia di Dio… per mezzo della fede in Gesù Cristo, per tutti quelli che credono. Infatti non c’è differenza, perché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, per mezzo della redenzione che è in Cristo Gesù. E che Dio ha stabilito apertamente come strumento di espiazione , per mezzo della fede, nel suo sangue”(Rom 3,21-25).

            La giustzia divina, che non coincide con quella umana, viene dalla grazia, dove non è l’uomo che ripara, guarisce se stesso e gli altri. Il fatto che l’espiazione avvenga nel sangue di Gesù, significa che non sono i sacrifici dell’uomo a liberarlo dal peso delle sue colpe, ma il gesto dell’amore di Dio che si apre fino all’estremo, fino a far passare in sé la ‘maledizione’, che spetta all’uomo, per trasmettergli in cambio la ‘benedizione’ che spetta a Dio(Gal 3,13-14)”.

            Convertirsi e credere al Vangelo significa uscire dalla illusione dell’autosufficienza, riconoscere ed accettare la propria indigenza e quella degli altri, riconoscere di avere bisogno del perdono e dell’amicizia del Signore”. Per immettersi in questo processo, è necessaria la virtù dell’umiltà, che conduce alla scoperta della verità del proprio essere: creatura debole, fragile, limitata, bisognosa dell’Altro e degli altri.

            Nella Quaresima, appena iniziata, il Buon Dio offre a ciascuno dei suoi figli il tempo opportuno per prendere coscienza dello stato di salute della propria vita, costruire relazioni armoniose nella carità fiduciosa e dare al proprio cammino quella svolta decisiva che si può vedere solo alla luce del volto misericordioso del Padre celeste
 
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