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Causa di Canonizzazione

Forse non tutti sanno che una Causa di Canonizzazione non nasce dal nulla, né può essere iniziata quasi per un capriccio di poche persone. Essa è, invece, una cosa molto seria e mai come nel caso di una dichiarazione della santità di vita di un fedele, la Chiesa procede con i piedi di piombo, come si suole dire.

Gli elementi che inducono la Chiesa ad accogliere la domanda di inizio della Causa, rivolta da parte di uno o più fedeli all’Ordinario del luogo in cui è deceduta la persona ritenuta degna di essere dichiarata santa, sono la fama di santità, la pratica eroica delle virtù cristiane che debbono essere riconosciute come tali e la testimonianza di un certo numero di fedeli.

Riguardo alla Serva di Dio Elisa Miceli esistevano, ovviamente, tutti gli elementi suddetti, anzi da più anni veniva sollecitato l’avvio della Causa, prima che i suoi contemporanei  venissero a mancare.

La domanda è stata prodotta dalla Superiora delle Suore Catechiste Rurali del Sacro Cuore, fondate dalla Madre Elisa. Essa venne accolta dal Padre Arcivescovo, Mons. Giuseppe Agostino, il quale dette avvio al Processo, previo nulla osta della Sacra Congregazione dei Santi.

Bisogna anche sapere che un processo di Canonizzazione, in genere, richiede tempi piuttosto lunghi, studi e ricerche accurate, affidate nel nostro caso ad una apposita Commissione Storica presieduta dal Professore Gaetano Passarelli.

 

I quattro momenti riguardanti la Causa di Canonizzazione sono:

  1. PUBBLICAZIONE DELL'EDITTO
  2. CONCELEBRAZIONE D'INIZIO DEL PROCESSO NELLA CHIESA CATTEDRALE DI COSENZA
  3. ESUMAZIONE
  4. CHIUSURA DEL PROCESSO DIOCESANO 




DAL MESSAGGIO DEL PADRE ARCIVESCOVO

 METROPOLITA DI COSENZA-BISIGNANO

PER L’INTRODUZIONE DELLA

CAUSA DI CANONIZZAZIONE DELLA SERVA DI DIO

ELISA MICELI

 

“….Possa questa straordinaria figura di donna, di credente, di calabrese, essere, nel piano della Provvidenza, un segnale per tutti, uno stimolo per la nostra Chiesa. Noi, avviando l’iter per riconoscerne l’eroicità delle virtù cristiane, la contempliamo nella sua provata e profonda esistenza come angelo d’amore, testimone di servizio, missionaria di evangelizzazione. Attraverso di Lei il Signore sia glorificato e benedetto. I Santi, infatti, sono via a Dio, sua manifestazione e forte provocazione per noi, uomini assetati di verità e di pace, ma, non di rado, distratti”.

 

 
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